Arti accessi
Arti accessi e complimenti
a pulire il bello il verso
e l’attraversamento mio
del mio cervello cesso
nel dolore che risuscchia
fesso il costato in spugna lenta
sputi anfratti monumenti
in presenti trombi densi
secchi acuti di singhiozzi
nel cromare dei lamenti.
Quando pensi che ti perdi
pensi grassi pesi di silenzi
rotti a pezzi di frammenti
come scoppio fragoroso di spavento
lo stridio di gomme smerigliate
il rimbalzo del pallone al muro netto
contro pelle corazzata l’armadillo
delittuoso sopravvivere in sbadiglio
e far male di striscio ancora un poco
mentre dici ci faccio un pensierino.
aprile 27, 2007 a 1:33 PM
Ai, me moro:
“Oro, ami me?”
MIA ROMEO!
(e io, marmo)
“Io… amero’ M.”
“o me, ormai”
Ero Imam O.
o mimero’ A.
(o, memoria!)
Mao… e mori’.
Ma io remo,
e mai moro
(o mai more)
me, mio, ora.
aprile 27, 2007 a 7:50 PM
caro
aprile 27, 2007 a 7:50 PM
…
aprile 29, 2007 a 12:09 PM
L’ENIGMA DEI TRE PUNTINI
(dramma in tre atti, accesi)
L’ottimista:
“caro…” MIO?
Il pessimista:
“caro…” GNA?
Il realista:
“caro…” LEI.
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(ai post h’ard sentenz)
aprile 30, 2007 a 4:34 am
i tre puntini sono un tema sospeso