Il paradiso dei ragni

Dita curve come zampe
applicate sopra il muro
bianco il muro
nere zampe
oscillare vagheggiante
di ragni o di zanzare
punte fitte ed incisioni
di sangue da succhiare
ali aperte come ovali
di persiane azzurre
dalle palpebre offuscate
ombre e ragnatele
intessute di saliva
appese a travi e infissi
da fissare intensamente
trattenute ai filamenti
interrogano il cielo
senza mai precipitare.

8 Risposte to “Il paradiso dei ragni”

  1. ma per la bambina paurosa
    che vedeva cavalieri sfilare sul soffitto
    il ragno diventò grosso e nero
    e si staccò dal muro
    e le piovve addosso

  2. gattamagika Says:

    questi versi hanno una loro malìa… i ragni però li odio!

  3. In effetti gattamagika ragni sono insetti particolari. Implacabili, terribili ma utili. In fondo sono un insetticida assolutamente naturale. E poi quella loro capacità da ingegneri nel costruire tele. E il filamento delle ragnatele: un miracolo della natura.

    Grazie della visita e del commento alla poesia. Poesia con malia. 🙂

  4. Cosa non riescono ad immaginare i bimbi, Loredana. Anche i ragni che piovono dal soffitto. I gechi che si appiccicano ai capelli e così i pipistrelli. Quando il più delle volte questi animaletti ( tutti mangiainsetti) vogliono sono essere lasciati tranquilli. 🙂

    abbraccione

  5. Non posso dire sia ispirata a questa, ma l’ultima mia scoria c’entra…

  6. Ef felice di incontrarti
    di saperti felice
    di leggerti
    essì la tua ultima
    è ispirata
    non so quanto alla mia
    ma l’ispirazione c’è
    infinita

    un abbraccio caro

    PS. quasi replay 😉

  7. ali(vento): a capo

    o non

    un abbraccio gratis:)

  8. im
    pagabile Ef 😉

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